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Città effimera

Il progetto Città effimera si è realizzato nell’anno 2019 grazie ad una residenza artistica, con il supporto della Fondazione Matera 2019 insieme ad un progetto di solidarità reso possibile dal supporto dell’Agenzia Nazionale Giovani attraverso il programma Corpo Europeo di Solidarietà.

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L’obiettivo generale del progetto consisteva nel riconnettere le generazioni attraverso l’arte, attivare processi di partecipazione e di cittadinanza attiva intorno al passato, al presente e al futuro del Borgo Taccone (Provincia di Matera). Nel fare questo il progetto puntava alla valorizzazione delle capacità artistiche dei giovani di Irsina, al recupero della memoria di adulti e anziani, e si avvale della presenza di un artista internazionale, Carlos Hevia Riera.

Proceso_152Attraverso l’intervento artistico e i processi di partecipazione siamo riusciti a riaccendere i riflettori su un pezzo importante dell’identità della cittadinanza irsinese recuperandone la memoria e stimolando l’immaginazione e la creatività sul destino del Borgo. Con piccole, ma mirate, azioni artistiche e di dialogo abbiamo attivato un processo di rigenerazione urbana, di riappropriazione dei luoghi e siamo riusciti a stimolare il lavoro collettivo sull’identità da parte di tutte le fasce della popolazione.

68465810_10156493014026676_4410556595491045376_nTaccone rappresenta simbolicamente il problema dello spopolamento della Basilicata nel suo piccolo è una denuncia del fenomeno dell’abbandono da parte dei giovani dei piccoli comuni. I giovani intendono reagire con un progetto che permetta loro di indagare il tema ricostruendo il senso di appartenenza alla comunità ricucendo il dialogo tra le generazioni.

Il progetto sposa alcuni dei temi del Dossier Matera 2019 e i particolare Utopie e Distopie. Infatti la nascita di Borgo Taccone, così come per tanti altri borghi simili sorti nel periodo della riforma fondiaria, rappresenta per certi aspetti la “città ideale” al cui interno confluiscono le principali funzioni: dal lavoro umano ai servizi (scuola, ufficio postale, chiesa) senza trascurare il cinema, simbolo dell’acculturazione di massa che ha caratterizzato il dopoguerra. L’utopia positivista che il Borgo rappresentava si è trasformata, a causa delle velocissime trasformazioni della società (meccanizzazione, urbanesimo, consumismo) dei decenni successivi, in un luogo distopico da cui fuggire, causando il progressivo spopolamento e l’inesorabile declino.

La residenza artistica ha accolto Carlos Hevia Riera, un giovane fotografo cileno che vive tra il suo paese e Berlino e che è anche architetto e scenografo.

bambini_tacconeL’intervento che ha visto realizzare simultaneamente la residenza artistica (per 3 mesi) e il progetto di solidarietà (per 9 mesi) aveva un unico obiettivo finale: l’attivazione di processi di partecipazione comunitaria con la creazione di un’installazione finale presso Borgo Taccone.

L’’installazione è stato il colmo del progetto, l’evento finale e la ragione per la quale il Borgo si è riempito di persone e vita, per un intero weekend. Il lavoro per la creazione del museo effimero è stato curata dai giovani e dai bambini di Irsina, guidati dalla loro immaginazione, dal lavoro dell’artista e dei giovani del progetto di solidarietà insieme ai membri dell’associazione Basilicata Link. Attraverso un percorso di laboratori e visite sono stati creati un museo il quale esisteva soltanto in quelle giornate. Un luogo pieno di passato, raccogliendo le speranze per il futuro le quali avvolgevano l’albero della memoria.

La pubblicazione finale che potete visualizzare (in parte) sulla piattaforma issuu, è stata realizzata da Il Grillo Editore. Chi è interessato ad avere una copia in cartaceo ci contatti.

Il progetto ha visto come partner il Comune di Irsina, l’associazione culturale Link.e la Mediateca Fedro, spazio all’interno del quale si sono realizzate le attività backstage del progetto.

Di seguito illustriamo le fasi del progetto:

68806168_1715644541913716_1669754753493499904_oAgosto 2019 – ricognizione, incontri con associazioni e cittadini, raccolta di materiali e testimonianze, passeggiate esplorative e ricognizione sui luoghi, promozione, preparazione dei laboratori.


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Settembre 2019 – realizzazione dei laboratori nelle scuole sul tema della memoria, raccolta di materiali e testimonianze, preparazione dell’allestiemento della “città effimera”.

 

Proceso_239Ottobre 2019 – realizzazione della festa di comunità a Taccone e allestimento del “museo effimero” con l’esposizione dei ricordi e dell’albero della memoria (ad opera dei bambini e dei giovani) con materiali riciclati, caccia fotografica, installazioni. Alla fine della giornata il museo effimero sarà smantellata.

 

69424689_1719869458157891_1883532597418524672_oNovembre, Dicembre 2019 – raccolta ed elaborazione del materiale prodotto (sia della scuola che il materiale fotografico), sviluppo delle idee venute fuori nella prima parte del processo.

 

Gennaio, Febbraio 2020 – L’artista, insieme ai giovani e Il Grillo editore hanno elaborato il contenuto per il libro finale.

Marzo, Aprile 2020 Pausa forzata per l’emergenza COVID-19.

Luglio e Agosto 2020 – i giovani, con il supporto dell’associazione Basilicata Link, realizzeranno incontri di disseminazione dei risultati in altri comuni della regione per discutere i temi dell’abbandono, dello spopolamento, della rigenerazione urbana e della partecipazione giovanile. Infine si svolgeranno incontri di valutazione dell’esperienza con i giovani partecipanti al progetto e con la cittadinanza e le istituzioni.

Città effimera_ 10 luglioLuglio 2020
Evento di chiusura pubblica – online – insieme a diversi testimoni del processo di solidarietà artistica a Taccone si terrà in data 10 luglio, ore 18.00. A posteriori sarà pubblicata sui social media e sulla piattaforma youtube. Il link sarà annesso qui.

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Articolo per Diario_Irsinese

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